A cura della dott.ssa Katia Garbo

Da aprile è entrata in vigore la famigerata “Quota 100” che permetterà di andare in pensione anzitempo. Quota 100 è la somma tra l’età anagrafica e gli anni di contributi versati. Se la somma di questi due numeri dà 100, allora si potrà non aspettare i 67 anni per accedere alla pensione di vecchiaia.

La misura ha, però, carattere sperimentale: vale per chi matura i requisiti di 62 anni e 38 di contributi entro il 31 dicembre 2021.

Le combinazioni per andare in pensione con Quota 100:

  • 62 anni più 38 di contributi (somma 100);
  • 63 anni più 38 di contributi (somma 101);
  • 64 anni più 38 di contributi (somma 102);
  • 65 anni più 38 di contributi (somma 103);
  • 66 anni più 38 di contributi (somma 104).

La pensione che spetterà con Quota 100 sarà più bassa. Questo per 3 motivi (combinati fra loro):

  • con Quota 100 si va in pensione prima, per cui si versano meno contributi;
  • i contributi versati si rivalutano per meno anni;
  • andando in pensione prima, quest’ultima dovrà essere pagata per più anni.

 

COME PRESENTARE DOMANDA

Tutti i cittadini che sono registrati sul sito dell’Inps – quindi in possesso del Pin dispositivo, delle credenziali Spid o della Carta nazionale dei servizi – possono procedere a inoltrare la domanda autonomamente. In alternativa è possibile rivolgersi ad un Patronato oppure al Contact center dell’Inps.