A cura dell’avv. Marco Masante | Diritto dei contratti.

Oggetto della relazione

La presente relazione viene resa nell’ambito delle necessità di aggiornamento per i tecnici (ingegneri e/o architetti), per cui è necessario essere competenti nella gestione dei contratti e delle varianti, affinché possano eseguire un’analisi dei ritardi in conformità con le norme internazionali consolidate, divenuta urgente tra i più importanti General Contractor in Italia e all’estero. Per tali Professionisti è d’obbligo conoscere i principi fondamentali del diritto civile e comunitario, nonché dell’arbitrato internazionale, unitamente alle più comuni norme per i contratti internazionali (FIDIC, JCT, NEC, AAA), e alle molte questioni legate alla gestione delle varianti di costruzione. In particolare in ambito FIDIC la possibilità di partecipare a costruzioni derivanti da un partenariato pubblico-privato, per i quali la normativa comune si sta allineando nel rendere obbligatoria la misurazione anche attraverso software BIM rende opportuna la presente riflessione.

Il punto sul rapporto tra PPPs e FIDIC

L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici (OCSE) definisce i partenariati  pubblico-privato (PPP) come accordi contrattuali a lungo termine tra il governo e un partner privato, in base ai quali quest’ultimo presta e finanzia servizi pubblici utilizzando un capitale fisso e condividendo i rischi associati. Quest’ampia definizione mostra che i PPP possono essere progettati per realizzare una vasta gamma di obiettivi in vari settori, come i trasporti, l’edilizia sociale e l’assistenza sanitaria, e possono essere strutturati secondo approcci differenti.

Per natura e risultati, i PPP non sono diversi dai progetti appaltati tradizionalmente; vi sono però alcune differenze nella gestione dei progetti e dei contratti. La differenza principale tra PPP e progetti tradizionali è la condivisione dei rischi tra il partner pubblico e quello privato. In linea di principio, i rischi di un progetto PPP dovrebbero essere attribuiti alla parte più adatta a gestirli, allo scopo di realizzare un equilibrio ottimale fra trasferimento dei rischi e compensazione per la parte che li sostiene. Il partner privato è spesso responsabile per i rischi connessi a progettazione, costruzione, finanziamento, funzionamento e manutenzione dell’infrastruttura, mentre il partner pubblico si assume normalmente i rischi di regolamentazione e quelli politici.

Il Team Consultivo della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (EBRD Procurement Policy and Advisory Team) ha partecipato attivamente affinché la contrattualistica privatistica (principalmente i FIDIC) fosse adattata ai rischi connessi alle responsabilità della parte pubblica. Senza ambizione di esaustività, i principali correttivi richiesti dal Team EBRD sono relativi alla esclusione di importi a forfait, in acconto o a saldo e stralcio (che appesantirebbero a livello finanziario contractors e subcontractors), introducendo delle no lumpsum rules. Allo stesso modo le particular conditions dovrebbero prevedere delle clausole di garanzia per i ritardi del committente, anche quando causati dalla parte pubblica, facendo salvi i costi fissi e quelli variabili generati dalla struttura locale (pay the bill rule). Ulteriormente dovrebbero essere contenute le clausole a sfavore finanziario o economico del cliente, ad esempio riducendo significativamente gli advance payment a carico del contractor.

L’importanza dei software BIM in ambito FIDIC

L’utilizzo di software di Building Information Modeling (BIM) ha recentemente ottenuto una vasta attenzione nel settore architettonico, ingegneristico e delle costruzioni (AEC). Il BIM rappresenta lo sviluppo e l’uso di modelli pluridimensionali generati dal computer per simulare la pianificazione, la progettazione, la costruzione e il funzionamento di una struttura. È una soluzione utile ad architetti, ingegneri e costruttori per visualizzare ciò che deve essere costruito in un ambiente simulato e ad identificare potenziali problemi di progettazione, costruzione o operativi. Ad esempio nel seminario sulla versione 2017 di alcuni FIDIC, svoltosi a Milano, è stato presentato il caso di studio del progetto dell’Acquario della Georgia per illustrare quantitativamente i risparmi in termini di costi e tempi realizzati sviluppando e utilizzando un modello di informazione sugli edifici. Sono stati illustrati i principali benefici e rischi per le parti FIDIC nei progetti di costruzione: posto che il software è stato in precedenza utilizzato anche per determinare i risparmi BIM netti e il ritorno sull’investimento del BIM, nell’implementarlo come ulteriore strumento di misura deve essere considerato il relativo impegno e la limitata duttilità di un software pensato per apportare/prevedere varianti in tempo reale, da adattare e rendere aderente alle necessità di certificazione e misurazione degli strumenti di approvazione FIDIC, valutando gli ulteriori mezzi di riscontro che la parte FIDIC interessata (Ingegnere, Committente o DABs) potrebbe richiedere.

Restando a disposizione per qualsiasi richiesta di approfondimento specifico, Vi invito a scrivermi a: marco.masante@occari-garbo.it.